Sala 3

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Il popolamento

L’ambiente dell’anfiteatro morenico, ricco di piante commestibili già nel Paleolitico, fu abitato da gruppi di cacciatori-raccoglitori. Sono numerose anche le tracce degli insediamenti degli allevatori-agricoltori del Neolitico. Nell’età del Bronzo, all’inizio del secondo millennio a.C., si sviluppò sulle sponde del Lago di Garda la civiltà di Polada, così detta dal nome di un piccolo bacino che si trova fra le morene ad est di Lonato del Garda. Presso Desenzano del Garda, a Lavagnone, è stato trovato un aratro risalente al 2000 a.C., l’esemplare più antico finora scoperto, non solo in Europa ma in tutto il mondo. Dopo aver fatto parte del territorio dei Cenomani dal IV alla metà del I secolo a.C., la sponda occidentale del Garda ottenne, insieme a Brescia, la cittadinanza romana.

Nel basso lago sorsero anche ville come quelle di Sirmione e Desenzano, ma resti di una villa romana sono stati rinvenuti anche a Toscolano. Presenti nel basso lago, i Longobardi raramente si spinsero nell’Alto Garda.

Non diversamente si comportarono gli Ungari, che comparvero quasi tre secoli dopo, nell’899. Alla loro invasione le popolazioni gardesane reagirono con la costruzione di fortificazioni. Di esse non resta tuttavia traccia: i castelli-ricetto, oggi visibili nella Valtenesi, sorsero infatti fra il XI e il XV secolo. Nell’Alto Garda sorsero, invece, numerose Pievi: la presenza in esse di resti scultorei alto medievali testimonia che la loro nascita precede in molti casi il Mille. Nel Museo si può osservare la più antica carta del Garda, la prima rappresentazione cartografica risalente alla fine del XIV secolo.